Un libro, un nuovo sentiero ed una mostra per rendergli omaggio.
Montaner si appresta a commemorare Giobatta Bitto, il suo concittadino che fu comandante partigiano, fondatore delle Brigate Vittorio Veneto.
Lo fa con un fine settimana di eventi organizzato dall'Isrev, di cui Bitto fu fondatore e presidente, in collaborazione con Comune e parrocchia.
Venerdì 23, alle 18 alla scuola materna parrocchiale, l'autore, Pier Paolo Brescacin, presenta il suo libro "Il comandante Pagnoca - Appunti e testimonianze per una biografia di Giobatta Bitto (1919- 2003)".
Sabato 24, alle 9.30 con partenza dalla piazza della chiesa di Montaner, Fernando De Conti guida lungo il nuovo "sentiero Pagnoca" che raggiunge Col Alt, seguendo il percorso fatto da Bitto quando salì in montagna il 26 marzo 1944, scegliendo la clandestinità. Il percorso nr.1061 è stato riaperto grazie all'opera del locale gruppo Alpini.
Infine domenica 25, alle 17, s'inaugura nella sala parrocchiale una mostra fotografica dedicata proprio a Bitto e alla Resistenza. Introduce Vittorino Pianca.
Bitto Battista era il figlio della levatrice del paese Lucia Maschio e fu ufficiale degli alpini. Promotore delle formazioni partigiane della zona, ...quando a sera talvolta scendeva le montagne, narra Vittorino Pianca nel libro "Il Paese delle Fiabe", per incontrarsi segretamente con qualcuno, mostrava il suo cappello impregnato di "cragna", sorridendo, mentre lo faceva girare tra le dita.
GioBatta Bitto "Pagnoca"
Nato a Montaner di Sarmede il 4 aprile 1919, è stato comandante del leggendario Battaglione, poi Brigata e infine Gruppo Brigate "Vittorio Veneto", formato dai giovani di Montaner e Vittorio Veneto, che diede vita negli anni 1943-1945 a un vasto fenomeno di resistenza ai nazifascisti nel Vittoriese e in Cansiglio, via via aggregando forze sempre maggiori da tutta la pedemontana del Vittoriese e anche della Destra Tagliamento.
Pel la sua partecipaizone alla Lotta di Liberaizone è stato deorato con il diploma Alexander, la Bronze Star Medal e due medaglie al Valor Militare.
E' stato inoltre insignito della cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto (194).
Nel dopoguerra è stato altresì fondatore, insieme a Giacomo Peterle, dell'ISREV (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea del Vittoriese), di cui ha ricoperto fino al 1995 la carica di Presidente e successivamente di componnete del Direttivo.
Morto a Vittorio Veneto il 26 dicembre 2003, riposa ora nel cimitero di S.Andrea.