Chiesa di San Giorgio
La chiesa di San Giorgio, alla cui origine longobarda (circa VII secolo) si deve il culto di questo santo, assunse l’attuale aspetto tra XVI e XVII secolo. Fu parte del Patriarcato di Aquileia fino al 1818, quando passò alla Diocesi di Ceneda.
Esterno
Sul lato sud si erge il campanile di impianto romanico, con bifore all’altezza della cella campanaria.
La facciata, rivolta ad ovest, è a capanna, aperto da un rosone e da un portale rettangolare lapideo timpanato, con lo stemma del patriarca Marco Gradenigo. Alla parte bassa della superficie di facciata sono addossate delle lapidi e dei cenotafi; il cimitero cinge i lati est e nord dell’edificio.
Interni
Gli interni, a una navata, conservano degli affreschi quattrocenteschi, dovuti soprattutto alla mano di Andrea di Treviso: Annunciazione di Maria e Incarnazione di Gesù occupano la superficie dell’arco che dà accesso al presbiterio, all’interno del quale trovano spazio, a sinistra, episodi tratti dai Vangeli, a destra, episodi dell’Antico Testamento e, sul fondo, la Resurrezione e l’Ascensione del Cristo.
Nel presbiterio è conservata anche una tela del 1756 di Egidio Dall’Olio, rappresentante San Giorgio.